domenica 4 marzo 2012

MITOLOGIA: BELLEROFONTE



Bellerofonte aveva un unico sogno nella sua vita: galoppare su Pegaso, il cavallo alato.
 Quando Perseo aveva decapitato la Medusa,il suo sangue era sprofondato nella sabbia,da esso  nella notte nacque un bellissimo destriero alato e gli dei lo chiamaro Pegaso,decretando che poteva essere cavalcato solo da un grande eroe. Bellerofonte voleva essere quell'eroe.
Un giorno mentre si trovava nella Licia, Il re Iobate gli chiese un grosso favore,gli disse che il re di Caria, suo acerrimo nemico, aveva mandato nella Licia la Chimera. un terribile mostro che aveva la testa di capra,ilcorpo di leone e la coda di serpente, e dalle fauci emetteva un micidiale alito di fuoco capace di sterminare interi eserciti."Se solo potessi ucciderla!" sospirò il re. "i miei soldati sarebbero salvi e tu saresti un grande eroe!". La massima ambizione di Bellerofonte era proprio diventare un eroe, ma non aveva proprio idea di  come uccidere la Chimera.
Così andò a consultare un oracolo, che gli disse:"Prima devi catturare il cavallo alato mentre si abbevera alla fonte di Pirene, a Corinto. Poi devi domarlo con il morso d'oro di Atena. Solo così puoi sconfiggere il mostro!" Bellerofonte s'incamminò verso Corinto,trovò la fonte e si distese a dormire lungo la riva. Prima di chiudere gli occhi implorò la dea Atena di aiutarlo. La notte fece uno strano sogno, lo prendeva per mano una bellissima donna con un elmo alato e gli occhi azzuri e gli indicava un cespuglio coperto di foglie spinose.La mattina Bellerofonte venne svegliato dal grido di una civetta,balzò in piedi e lì proprio davanti a lui, c'era il cespuglio spinoso che aveva sognato, andò a spostare le foglie e trovò il morso d'oro e in quel preciso momento vide Pegaso che scendeva dal cielo per abbeverarsi. Mentre il cavallo ripiegava sui fianchi le candide ali ,Bellerfonte gli infilò il morso d'oro e gli balzò in groppa. Pegaso si librò  nel cielo volando verso est. Ben presto udirono un fragore di battaglia, era Chimera che stava annientando un drappello di soldati, Bellerofonte spronò Pegaso a scendere più vicino, riuscì così a scagliare una lancia di piombo nelle fauci del mostro, che rabbiosamente la inghiottì. Il piombo nel calore di quella golo infuoca cominciò a fondersi e scivolò nelle viscere della Chimera uccidendola.
Per premiarlo il re Iobate volle che Bellerofonte sposasse sua figlia e diventasse suo erede al trono.
Ma Bellerofonte ben presto di nuovo desiderò di cavalcare Pegaso. Cosi in una bella mattina d'estate, gli mise il morso d'oro e gli saltò in groppa."Vola Pegaso vola! Vola all'Olimpo perchè io veda i famosi Dei nei loro palazzi!" gridò con superbia. Zeus si infuriò, i mortali non potevano violare i segreti degli dei! Per punirlo mandò una zanzara a pungere Pegaso, il cavallo fece uno scarto e Bellerofonte precipitò verso terra..Pegaso riprese il volo e salì all'Olimpo, mentre Bellerofonte, l'orgoglioso eroe cadde fra i rovi e Zeus lo mandò a vagare nel mondo, cieco e zoppicante per il resto della sua miserabile vita.


 

2 commenti:

  1. guai di Bellerofonte a parte, deh o, sei senza farfalla !

    RispondiElimina
  2. deh! non è che la farfalla è solo un privilegio di Belen :-)

    RispondiElimina