mercoledì 29 febbraio 2012

IL CIRCO


Fuori città è arrivato un bel circo
con acrobati, maghi e arceri con l'arco.
Entrate bambini sotto il tendone
vedrete mangiafuoco e la donna cannone
scimmie, tigri, leoni e  cavalli
poi buffi clown che si pestano i calli
sedete tranquilli e tenete d'occhio
l'orso col tutù che salta nel cerchio.
L'arena si riempie di goffi elefanti
che danzano insieme a passi pesanti.
Infine la musica cessa di botto
appare l'uomo con il rosso cappotto
si leva il cappello e un saluto vi fà
e dopo un inchino, un bacio qua e là
camminando all'indietro nel buio svanisce
la gente contenta in fila poi esce
i bambini mogi fuori nel parco
con occhi sognanti salutano il circo.






















LETTERA DI MAMMA AL FIGLIO CARABINIERE


 
Caro figlio
ti scrivo queste poche righe perchè tu sappia che ti ho scritto. Se ricevi questa lettera, vuol dire che è arrivata,se non la ricevi fammelo sapere così te la rimando.Scrivo lentamente perchè che tu non sai leggere in fretta. Qualche giorno fà tuo padre ha letto sul giornale che la maggior parte degli incidenti capitano entro un raggio di un chilometro dal luogo di abitazione,così,abbiamo deciso di traslocare un pò più lontano. La nuova casa è meravigliosa,c'è anche la lavatrice,ma non sono sicura che funzioni,proprio ieri ci ho messo dentro il bucato ho tirato l'acqua e il bucato è sparito completamente. Il tempo qui non è tanto brutto, la settimana scorsa ha piovuto tre volte, la prima per tre giorni, la seconda per quattro.Ti voglio anche informare che tuo padre ha un nuovo lavoro,adesso ha 500 persone sotto di se,infatti taglia l'erba al cimitero.A proposito della giacca che mi hai chiesto,tuo zio Pietro mi ha detto che spedirla con i bottoni costerebbe troppo,per via del peso dei bottoni,così li ho staccati,se pensi di riattaccarli te li ho messi tutti nella tasca interna.
Se vedi tua moglie Margherita salutala da parte mia ,se non la vedi non dirle niente. adesso ti saluto perchè devo andare all'ospedale,tua sorella sta per partorire,non so ancora se avrà un bambino o una bambina,perciò non so dirti se sarai zio o zia.
Un forte abbraccio dalla tua mamma che ti vuole tanto bene!

PS: Volevo metterti anche un pò di soldi ma avevo già chiuso la busta.





LA CASALINGA

La casalinga a ogni ora
per la famiglia sempre lavora
presto al mattino fino alla sera
spolvera,spazza e da la cera.
Ogni dì fra i fornelli s'allena
per combinar il pranzo e la cena,
poi fà la spesa al supermercato
ma prima stente al sole il bucato.
Che vita,che vita da cani!
intanto sei lì che pensi a domani
per le bollette devi andare alla posta
e rischi la multa per divieto di sosta
così tuo marito ti fà pure l'arringa
dura è la vita della casalinga.

martedì 28 febbraio 2012

IL MITO DI PERSEFONE

Persefone era figlia di Zeus e di Demetra,dea delle messi.Era una fancuilla semplice e obbidiente,un giorno mentre coglieva fiori in una vallata si perse e nonostante chiedesse aiuto nessuno ruiscì a sentirla,poi improvvisamente la terra si aprì sotto i suoi piedi,e dal baratro uscì un carro tirato da quattro cavalli neri come la pece.Era il carro del dio dell'Erebo,Hades,che afferò la fanciulla e se la portò con se giù nell'abisso.Demetra cerco inutilmente sua figlia in tutta la vallata,nei boschi con la disperazione nell'anima.Quando si accorse che stava scendendo il buio invocò Ecate,dea della notte,che le disse di aver sentito le urla di Persefone ma nulla di più,così le consigliò di recarsi dal Sole,al cui sguardo nulla può sfuggire.Dopo un lung. vagare durato nove giorni e nove notti arrivò al palazzo del Sole.Il Sole le spiegò che per volere di Zeus,Persefone era stata rapita da Hades.Afflitta e amareggiata Demetra si rifiutò di tornare sull'Olimpo,e abbandonò il suo aspetto di dea assunse le sembianze di una vecchia decrepita vestita di cenci, e intraprese un lungo cammino,sperando di consumare il suo dolore.Ma nel suo vagabondare sempre il suo cuore e la sua anima erano rivolti all'amata figlia così decise di vendicarsi:con il semplice tocco delle mani rese la terra infruttuosa, tanto che gli uomuni stavano morendo tutti.Fu così che Zeus,per salvare il genere umano, dovette scendere a patti.Mando Hermes da Hades per ottenere che Persefone tornasse a rivedere la luce del sole,Hades obbidì,purchè, poi, sua moglie potesse tornare da lui e per sicurezza di ciò fece mangiare alla sua sposa alcuni chicchi di melograna simbolo del matrimonio,poichè una eterna legge del Destito stabiliva che chi avesse mangiato,in casa del marito,alcuni chicchi di questo frutto presto avrebbe fatto ritorno.Persefone tornò alla luce del sole e la madre per questo evento festeggiò ricoprendo la terra di fiori e frutti.Zeus poi per conciliare l'amore materno e quello del marito stabilì che Persefone avrebbe vissuto due terzi  dell'anno con la madre e l'altro terzo con Hades nell'Erebo.
"Fu così che Demetra decretò,che nei mesi che la figlia Persefone vivesse nel regno delle tenebre,sul mondo sarebbe calato il freddo e la natura si sarebbe addormentata dando origine all'autunno e all'inverno,mentre nei mesi restanti la terra sarebbe rifiorita dando origine alla primavera e all'estate.